Le luci: suggerimenti d’atmosfera

 

Già qualche post fa abbiamo visto come l’illuminazione sia uno dei modi più semplici e veloci per migliorare in un batter d’occhio l’atmosfera della nostra casa facendola subito sembrare più accogliente.

Qualsiasi sia il vostro stile di casa, infatti, l’illuminazione ha una grande importanza nel rendere accogliente e suggestivo anche l’ambiente più semplice, e deve quindi essere studiata con la massima cura.

.

.

Abbiamo visto inoltre che è fondamentale, per ottenere i risultati migliori e creare un’atmosfera accogliente e rilassante, evitare i punti luce centrali e alti, e distribuire invece i punti luce su mobili bassi, o utilizzare piantane (con l’eccezione di bagni e cucine, in cui invece l’illuminazione deve sempre essere piuttosto forte).

.

.

Cambiare l’illuminazione di un ambiente, tra l’altro, non significa affatto che dobbiate spendere molto, anzi: le luci che rendono l’ambiente più accogliente spesso sono proprio le più semplici e meno costose, quelle con paralumi in carta o in stoffa.

.

.

Per quanto riguarda la scelta degli elementi da utilizzare, ecco quindi alcuni suggerimenti per ottenere risultati eccellenti anche con un budget assolutamente contenuto:

  • date la preferenza a paralumi di colore chiaro, in stoffa, carta o anche plastica, che diffondono luce più calda;

.

.

  • fate attenzione ai paralumi colorati: a luce spenta possono essere assai graziosi, ma ricordatevi che state acquistando una lampada, non un soprammobile, e la luce giallastra o arancio diffusa da una lampada colorata potrà non sembrarvi poi così gradevole;
  • anche i paralumi in vetro bianco sono in genere sconsigliati, in quanto diffondono una luce fredda: effetto che può magari essere accettabile in un bagno, ma di sicuro non è il benvenuto in soggiorno.

.

.

Poiché prevedere l’effetto di una certa luce non è sempre facile, inizialmente per ottenere l’effetto desiderato meglio usare lampade da terra e da tavolo che consentono di fare più prove e possono essere spostate velocemente, anche da una stanza all´altra, fino a ottenere il risultato ottimale: spostare applique e plafoniere è innegabilmente più complesso.

Ricordate inoltre che le luci a muro, a meno che non siano posizionate sopra uno specchio o un quadro, di solito evidenziano difetti ed irregolarità dell’intonaco.

L’utilizzo di plafoniere ed applique è invece indispensabile in bagno ed in cucina, e anche nei corridoi, dove per esigenze sia di spazio che di ordine pratico l´illuminazione deve essere intensa e diretta.

 

.

Anche in questi casi possiamo però ottenere un´illuminazione più “morbida” grazie all’uso di faretti posizionati sul muro non troppo in alto (come nell’immagine qui sopra), sopra lo specchio in bagno, o sopra il piano di lavoro in cucina (a patto però che in cucina non siano l´unica luce presente nel locale e che vi sia comunque un’altra luce che garantisca una buona illuminazione della stanza).

Nella zona pranzo (sia in soggiorno che in cucina), un effetto eccellente si ottiene abbassando la lampada sospesa sopra il tavolo da pranzo.

Per quanto riguarda la scelta dell’esatto posizionamento di lampade da tavolo e piantane:

  • per le lampade da tavolo vanno bene indifferentemente tutti i piani, sia che si tratti di tavoli, tavolini, scrivanie, cassettiere, comò e comodini, purché i punti luce siano sufficientemente lontani tra loro in modo tale da garantire una buona illuminazione di tutto il locale;
  • per le piantane o lampade da terra date la preferenza a punti che non siano d´intralcio al passaggio, nè troppo vicini alla porta di ingresso del locale.

.

.

Per moltiplicare la luce, potete anche collocare le lampade di fronte a uno specchio.

Allo stesso modo, se mettete oggetti riflettenti – anche un semplice vassoio argentato o in acciaio – sotto una luce da tavolo, quest’ultima vi si rifletterà, aumentando in modo soft, gradevole e del tutto inaspettato la luminosità della stanza, e contribuendo a rendere la vostra casa ancora più personalizzata e di charme.

 

 

 

 

Rinnovare la casa in poche mosse

Abbiamo visto nei post precedenti l’importanza di individuare in primo luogo il proprio stile per ottenere ambienti che rispecchino appieno il nostro stile di vita e che siano accoglienti, rilassanti, in una parola: di charme.

Nei prossimi post vedremo invece alcune semplicissime regole pratiche da applicare per rendere subito più piacevole la vostra casa, velocemente e con poca spesa.

Anche se non avete in programma costose e impegnative ristrutturazioni, né tantomeno l’acquisto di una casa nuova, potete infatti sempre rinnovare velocemente e con poca spesa l´ambiente in cui vivete rendendolo in un batter d’occhio più accogliente e confortevole con alcuni accorgimenti di sicuro successo.

Per cambiare e migliorare il “look” della nostra casa infatti non sono indispensabili interventi impegnativi in termini di tempo e denaro, ma possono bastare semplici accorgimenti che potete realizzare velocemente anche con budget assolutamente contenuti.

.

.

Gli elementi su cui puntare sono pochi e semplici, ma vi consentono di ottenere risultati di grande gusto e di sicuro successo:

 

  • la tinteggiatura delle pareti: cambiare il colore anche di una sola parete per stanza (che potete anche divertirvi a dipingere da voi) può a volte bastare per creare un ambiente di carattere;

.

.

  • l’illuminazione: come abbiamo già visto in un primo post sulle luci, con pochi elementi di facile installazione potete creare velocemente un’atmosfera più rilassante ed accogliente;

.

.

  • tutto ciò che è in tessuto: tende, cuscini, copriletti vi consentono di dare calore alle stanze e valorizzano la scelta dei colori delle pareti e dei mobili;

.

.

  • complementi, oggettistica e soprammobili: da dosare con accortezza per evitare l’effetto di un ambiente sovraccarico, se scelti accuratamente contribuiscono a dare personalità alla vostra casa;

.

.

  • anche quadri e specchi (ma anche semplici stampe, o i disegni dei vostri figli), oltre a essere fondamentali per dare la sensazione di maggiore luce e profondità, possono contribuire a realizzare un ambiente personalizzato ed accogliente.

.

.

Nei prossimi post vedremo quindi come, cambiando anche solo alcuni di questi elementi, potrete ottenere in poche mosse e con una spesa davvero contenuta un ambiente caldo, accogliente e “di charme”.

.

.

Vedremo inoltre alcuni consigli su come organizzare gli ambienti, che ci consentiranno di ottenere una casa in cui c’è più posto per tutto, rendendo più facile mettere in ordine le stanze (e mantenerle ordinate) e massimizzando l’utilizzo dello spazio, per ottenere una casa sempre più bella, piacevole da vivere, facile da gestire, e che rispecchi in tutto e per tutto la nostra personalità e il nostro stile di vita

.

 

 

Gli errori da evitare: la “casa casuale” e la “casa-da-negozio-di-mobili”

 

Le tipologie di case viste nei post precedenti, pur essendo molto diverse fra loro, si caratterizzano per alcuni particolari comuni:

  • hanno una forte identità;
  • esprimono la personalità e il modo di vivere di chi le abita;
  • sono “impermeabili” allo scorrere del tempo e al passare delle mode, nel senso che chi ci vive continuerà a trovarle accoglienti, belle e piacevoli anche a distanza di anni.

.

.

Diverso è invece il caso di quegli ambienti in cui le scelte, anziché essere frutto di una precisa consapevolezza e volontà, sono state dominate piuttosto dalle mode, portando alla realizzazione di ambienti che di accogliente e personale hanno ben poco.

Le principali tipologie che rispecchiano questo tipo di scelte e che sono quindi da evitare sono quelle della “Casa Casuale” e della “Casa Da Negozio di Mobili”.

Pur essendo l’una l’opposto dell´altra, queste due tipologie hanno in comune una eccessiva influenza da parte di ciò che è in voga in un certo momento. E quindi mancano di personalità, diventando proprio il contrario della casa bella e durevole: in breve tempo non piacciono più e danno l´idea di qualcosa che è fuori moda e di dubbio gusto.

 

Vediamo quindi insieme, nel dettaglio, che cosa caratterizza questi ambienti, per poterli riconoscere ed evitare, facendo invece scelte che ci conducano a realizzare ambienti che ci piacciano ogni giorno di più.

.

 

 

CASE DA EVITARE: LA “CASA CASUALE”

 

Nel primo tipo di “casa da evitare”, ovvero la Casa casuale, il nome deriva dal fatto che gli elementi (materiali, arredi, soprammobili) sono frutto di scelte che possiamo definire, appunto, “casuali”: non tanto perché fatte a caso, senza pensarci – anzi, a volte ci si pensa anche troppo – ma piuttosto perché non messe in relazione tra loro.

E’ il caso, per dirla in altre parole, di chi acquista ogni pezzo e ogni elemento perché gli piace, senza però metterlo in relazione con il resto.

Dando come risultato case in cui i proprietari sono assolutamente e pienamente soddisfatti di ogni singolo acquisto, ma chissà per quale motivo hanno sempre la sensazione che alla loro casa “manchi qualcosa”; ragion per cui continuano ad acquistare, sostituire, spostare, con gran dispendio di tempo, energie, soldi.

E’ un po’ come una persona vestita con capi tutti di moda, ma non abbinati tra loro: ogni singolo capo può essere raffinato e di gran gusto, ma se scelto senza considerare gli altri, l’effetto non è sicuramente il massimo.

 

Nella “casa casuale”
l’assenza di legame fra gli elementi
trasmette una sensazione di confusione
e di mancanza di personalità

 

Una casa di questo genere diventa in breve poco accogliente e priva di personalità: insomma, esattamente il contrario della casa di charme, accogliente e rilassante, che ha una bellezza ed un fascino che durano nel tempo.

.

 

.

CASE LA EVITARE: LA “CASA DA NEGOZIO DI MOBILI”

 

All’opposto della Casa Casuale, ma con identici risultati, nella Casa Da Negozio Di Mobili ogni elemento è assolutamente coordinato, ma senza personalità.

 

Nella “Casa da negozio di mobili”
la presenza di elementi tutti uguali
trasmette una sensazione di banalità
e di mancanza di calore domestico

 

I mobili sono tutti dello stesso legno e con lo stesso tipo di finitura, in tutte le stanze. In soggiorno, divani, poltrone e pouf sono tutti dello stesso modello e ovviamente anche del medesimo tessuto. E così via.

E’ come se ci vestissimo con pantaloni, camicia, giacca, cappotto, sciarpa e cappello dello stesso colore.

Con la differenza che il vestito lo possiamo cambiare facilmente. L’armadio, meno.

Il risultato dà l’idea di un arredo preso in stock da un negozio di mobili e rimontato in casa così com’era, senza una piccola modifica né un accenno di personalizzazione.

E questo anche se si sono scelti mobili delle migliori marche e si è speso un capitale per acquistarli.

 

­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­­_________________________________

 

Le due strade che abbiamo visto, per quanto siano l´una l´opposto dell´altra, alla fine non sono poi dissimili: entrambe mancano di charme e di stile, l´una per eccesso di varietà, l´altra per eccesso di uniformità.

Come fare allora per evitare questi errori, che tra l´altro sono frequenti?

In primo luogo, come abbiamo detto nei primi post, cercate di trovare il vostro stile.

.

.

Se non lo trovate fra quelli indicati nei post precedenti – per semplicità abbiamo dato la preferenza alle tipologie  più diffuse ma ce ne sono, com´è ovvio, innumerevoli altre – inventatevelo, individuando i temi che più sono in sintonia con il vostro modo di vivere la casa.

Poi, una volta individuato il “vostro” ambiente, i pezzi che lo compongono verranno da sé e andranno ad abbellirlo in modo armonioso e duraturo.

A questo punto il più è fatto, e realizzare la casa dei vostri sogni sarà semplicemente una questione di tempo: il tempo che ci vuole per trovare, poco alla volta, gli oggetti, i complementi, i mobili e le finiture che si incastrano alla perfezione all´interno della vostra casa, e che la renderanno unica e diversa da tutte, seguendo alcune semplici indicazioni pratiche che vedremo nei post successivi.

Perché seguendo il proprio stile si possono valorizzare con eccellenti risultati anche gli ambienti più semplici.

.

.

Costruite la vostra casa con pazienza quindi, poco alla volta, come se fosse un gioco entusiasmante.

La gioia di arricchirla con un pezzo nuovo sarà ogni volta maggiore, ed ogni elemento – trovato per caso o cercato con determinazione – vi ricorderà un luogo, un momento, un’occasione particolare e la vostra casa sarà così, davvero, espressione di voi, della vostra famiglia e dei vostri momenti più belli.

.

 

Stili di casa, PARTE 3 – Le “Case Anticonformiste”: la “Casa High-Tech” e la “Casa da Artista”

 

Dopo aver visto, nei post precedenti, le tipologie più formali (la “casa classica” e la “casa contemporanea”) e quelle più informali (la “casa informale” e la “casa country”), vedremo ora altri due stili un po’ meno diffusi, ma decisamente interessanti: la “casa high-tech” e la “casa da artista”, che rappresentano due esempi opposti ma complementari delle abitazioni anticonformiste.

 

 

LA CASA HIGH-TECH

 

La Casa High-Tech ha come caratteristica principale, come dice il nome, la presenza di elementi di elevato contenuto tecnologico cui si affiancano elementi di arredo che sono tutti, a modo loro, unici e peculiari.

Diciamo la verità: questa è la casa sognata dalla maggior parte degli uomini, e detestata da quasi tutte le donne.

Indubbiamente infatti l’effetto d’insieme di questo tipo di ambiente, originale e informale a un tempo, è decisamente forte, fino ad essere talvolta quasi aggressivo.

.

Foto e progetto: Eleonora Trivellin, Firenze

.

E, per quanto possa essere gradevole all’occhio, a prima vista non sempre coincide con l’idea di un luogo rilassante – o almeno, non per tutti.

Si tratta infatti di un ambiente che sovverte i tradizionali concetti estetici di simmetria ed armonia per sostituirli con canoni completamente diversi, in cui l’originalità di ogni singolo pezzo contrasta con i caratteri di ciò che gli sta intorno.

Perciò, se volete optare per un ambiente di questo tipo, per prima cosa dovete domandarvi se davvero corrisponde al vostro personale stile di vita ed alle attitudini vostre e di chi vive con voi.

Tra l’altro, se è vero che, per quanto riguarda i singoli elementi, gli arredi da inserire in questo genere di casa sono in linea di massima molto originali, è anche vero che proprio per questo motivo il loro abbinamento dovrà essere studiato con particolare accuratezza, e quindi potrà risultare più impegnativo.

.

Foto e progetto: Eleonora Trivellin – Firenze

.

Per quanto riguarda gli aspetti pratici, per questo tipo di casa non esistono limitazioni predeterminate riguardanti l’utilizzo di materiali e colori.

Solitamente prevalgono tinte monocromatiche (bianco, nero, acciaio) abbinate talvolta a colori accesi e vivaci, a volte contrastanti tra loro.

Queste, in linea generale, le indicazioni da tenere presenti, considerando però che in questo caso è spesso l’eccezione che costituisce la regola:

  • per le tinte delle pareti, meglio dare la preferenza a toni accesi alternati al bianco assoluto (o al grigio), mentre sono sconsigliati colori pastello;
  • non abbiate paura di abbinare materiali “grezzi” di vario genere (legno, rame, acciaio) che daranno un aspetto “ruvido” all’ambiente rendendolo interessante;.

Infatti colori contrastanti e materiali grezzi creano uno sfondo perfetto nel quale inserire apparecchi tecnologici senza che la casa sembri troppo ‘tecnica’.

.

Foto e progetto: Eleonora Trivellin, Firenze

.

In ogni caso evitate tutto ciò che è di impronta dichiaratamente classica: divani e tendaggi con tessuti rigati o a fiori, ad esempio, o qualsiasi elemento “in stile”, peraltro sempre sconsigliato.

Invece sono molto adatti, con gli opportuni accostamenti, vecchi mobili di recupero decapati, sverniciati o riverniciati.

Meglio limitare i soprammobili a pochissimi oggetti: la particolarità e l’eterogeneità degli elementi di arredo infatti fa sì che gli arredi stessi diventino elementi decorativi e quindi i soprammobili sono superflui.

L’illuminazione sarà preferibilmente del tipo “a spot” per valorizzare gli elementi più particolari.

 

 

LA CASA “DA ARTISTA”

 

La casa da artista è in un certo modo assai simile alla casa high-tech, cui l’accomuna l’originalità, la particolarità e il notevole anticonformismo.

La differenza fondamentale fra le due è che la casa high-tech (prediletta in genere dagli uomini) ha un carattere che potremmo definire maschile, mentre la “casa da artista” ha spesso caratteri che si associano assai più alla sensibilità femminile, con risultati quindi diametralmente opposti.

Dove nella casa high-tech ci sono elementi tecnologici e apparecchi innovativi, nella “casa da artista” ci sono libri (in enorme quantità), quadri, soprammobili e complementi d’arredo assolutamente unici e artigianali.

.

Foto e progetto: Eleonora Trivellin, Firenze

Anche in questo caso gli elementi di arredo sono particolari, a  modo loro fuori dagli schemi, certamente non prodotti in serie e spesso di recupero.

E se anche c’è qualche oggetto di produzione industriale, sicuramente è reinterpretato o accostato ad elementi che lo rendono assolutamente irriconoscibile.

Realizzare un ambiente di questo genere implica una sostanziale avversione per tutto ciò che è formale, ed è quindi agli antipodi della casa classica, ad esempio.

Tuttavia, grazie alla sua forte personalizzazione, anche questo ambiente continuerà ad essere attuale nel tempo indipendentemente dalle mode, esattamente come la casa classica quindi,  ma per motivi diametralmente opposti.

Come per la casa high-tech, anche per questo tipo di casa non esistono limitazioni predeterminate riguardanti l’utilizzo di materiali (che, come per la casa high-tech, potranno anche essere grezzi) e colori.

.

.

Ricordate però che:

  • i mobili devono essere poter usati: perciò, al di là dell’originalità dei singoli pezzi, ricordatevi di valutarne anche la comodità ed il comfort!
  • per quanto riguarda le finiture ed i materiali, sono adatte ovviamente finiture di tipo artigianale (meglio ancora se fai-da-te), mobili di recupero sverniciati e riverniciati, materiali tradizionali, tessuti di fattura artigianale;
  • i colori predominanti, a seconda del tipo di ambiente, potranno essere sia in tinta tra loro, che contrastanti.

.

Foto e progetto: Eleonora Trivellin, Firenze

.

Nel prossimo post vedremo invece le “case da evitare”, e scopriremo insieme alcuni segreti per rendere particolare e diversa da tutte la nostra casa.

Stili di casa, PARTE 2: Le “Case Formali”: la “Casa Classica” e la “Casa Contemporanea”

.

Abbiamo visto nei primi post sugli stili di casa che il primo passo per realizzare la casa dei nostri sogni è individuare il genere di ambiente che è più in sintonia con lo stile di vita nostro e di chi vive con noi, e abbiamo analizzato insieme due tra gli “stili di casa” più diffusi in Italia: la “casa informale” e la “casa country”, che rappresentano le tipologie di casa definite “informali”, ovvero gradevolmente easy, semplici da realizzare e da gestire, fresche ed accoglienti.

Vedremo ora altri due stili piuttosto diffusi e molto amati, che si contraddistinguono però per una maggiore formalità e per un’impronta decisamente più tradizionalista: la “casa classica” e la “casa contemporanea”.

 

LA CASA CLASSICA

 

 

Arredare una casa in stile classico implica, oltre ad una certa inclinazione per la formalità, anche una personalità piuttosto costante, tradizionalista e non particolarmente amante delle novità né interessata ai trend del momento.

Questo ambiente – che più di altri, indipendentemente dalle mode, continuerà ad essere attuale nel tempo – implica infatti una serie di scelte pratiche non trascurabili (in particolare per la cura della casa) di cui è necessario tenere conto per avere la certezza di creare un ambiente che si adatta allo stile di vita nostro e della nostra famiglia.

Alla base di questo stile ci sono, com’è ovvio, alcuni elementi d’antiquariato e mobili d’epoca accostati ad elementi che, benché di produzione contemporanea, rispondano a quei canoni estetici che rendono un oggetto “trasversale” a tutte le mode.

.

.

Sono invece da evitare oggetti di produzione industriale realizzati ‘in stile’, che farebbero perdere valore agli oggetti originali che avete in casa.

Ricordate poi che i mobili devono essere poter usati: anche perché, se il mobilio è di qualità, i segni del tempo non ne diminuiscono il pregio ma anzi ne accentuano il fascino.

Per questo motivo la scelta più funzionale è di solito quella di scegliere divani, sedie e letti di produzione attuale, e limitare gli arredi d’epoca a tavolini, cassettoni, scrittoi, per due motivi: i materiali di imbottitura di un tempo non consentono in genere una comoda seduta (sedie e divani d’epoca non sono di solito il massimo della comodità); inoltre i divani e le sedie di produzione recente, anche quando sono rivestiti con tessuti pregiati, sono solitamente sfoderabili.

.

.

Per quanto riguarda i colori, le finiture ed i materiali di rivestimento, sono molto adatti materiali di pregio come pietre e parquet. I tessuti potranno essere sia tinta unita che fantasia, purchè siano di altissima di qualità.

Per quanto riguarda i colori, l’utilizzo di toni in gradazione tra loro è sempre adatto è contribuisce ad enfatizzare il pregio e la raffinatezza che contraddistinguono questo tipo di ambiente.

 

LA CASA CONTEMPORANEA

 

La Casa Contemporanea non è molto diffusa in Italia, dove prevalgono le Case Informali, le Case Country e le Case Classiche. Questo tipo di abitazione si distingue per la presenza di elementi che, pur di linea moderna, sono considerati dei classici dell’arredamento.

Alla base di questo tipo di stile c´è il desiderio di realizzare un ambiente dall’impronta piuttosto formale, in cui nessun elemento dia particolarmente nell’occhio, ma tutto l´insieme trasmetta una sensazione di armonia ed eleganza.

.

.

I colori dominanti della Casa Contemporanea sono prevalentemente colori chiari – ma non pastello – abbinati a pochi elementi di colore più intenso.

Fondamentale per valorizzare questo tipo di ambiente sono la linearità, la presenza di pochi oggetti, ed un certo ordine (chi è per natura non molto ordinato non si rispecchierà in questo tipo di casa, dando invece la preferenza ad altri tipi di casa più fantasiosi e meno “formali”).

.

.

E’ importante che i pezzi di design siano pochi: altrimenti, trattandosi di elementi noti, la casa sembrerebbe un museo.

Per quanto riguarda i costi, alcuni credono che per realizzare una casa di questo tipo sia necessario spendere cifre alte, ma non è necessariamente vero. Anzi, è proprio combinando elementi di pregio ad altri più semplici che si ottengono i risultati migliori.

In linea di massima, i pezzi principali come tavolo, divano, sedie, letto è bene che siano di buona fattura, mentre armadi e complementi (tavolini, comodini, cassettiere) possono essere anche  acquistati a prezzi contenuti.

Molti complementi che si trovano nei negozi di mobili di fascia più bassa, infatti, se scelti accuratamente, risultano adattissimi.

Questo vi consente di raggiungere un buon compromesso fra estetica e costi, perché gli arredi di pregio creano una sorta di “effetto traino” sugli altri, dando l’idea che l’intera casa sia arredata con pezzi esclusivi.

.

.

Gli elementi per valorizzare nel modo migliore questo stile sono, oltre ad alcuni mobili di design, i colori delle pareti e i tessili (oltre all’illuminazione, fondamentale per ogni ambiente).

 

Nel prossimo post vedremo invece le tipologie più anticonformiste: la “casa high-tech” e la “casa da artista”.

E vedremo anche alcune cose da evitare, evidenziando i più comuni errori e i particolari da non trascurare per una casa davvero unica.

Trasformare la casa con le luci

 

Un accorgimento di gran lunga sottovalutato per migliorare in un batter d’occhio l’atmosfera della nostra casa facendola subito sembrare più accogliente è l’illuminazione.

Le luci infatti ci consentono di rendere più bella la nostra casa in modo veloce, economico e semplice.

Questo metodo è tanto semplice ed efficace, quanto spesso sottovalutato: le luci infatti di solito vengono collocate semplicemente pensando a dove serve maggiore luminosità – il che, in effetti, ha una sua logica – ma non si pensa quasi mai all’atmosfera che si vuole creare.

Eppure l’illuminazione della casa è uno degli elementi che maggiormente contribuiscono a suscitare in chi entra una sensazione piacevole, e proprio per questo motivo cambiare la disposizione delle luci (o metterne di nuove) è il metodo più rapido e meno costoso per dare immediatamente un’atmosfera più curata ed accogliente ad un ambiente che non vi soddisfa appieno.

.

.

Per quanto riguarda i costi, ricordatevi che in molti casi le lampade che danno i migliori risultati in termini di atmosfera e stile possono anche essere estremamente economiche!

Lampade dal prezzo contenuto ma che diffondono una luce gradevole sono infatti di gran lunga preferibili a elementi di gran pregio e dal design avveniristico che diffondono una luce analoga (se non peggiore) rispetto alle prime.

 

Tenete presente, tra l’altro, che:

  • lampade con un valido rapporto qualità-prezzo si trovano a prezzi davvero contenuti anche nei centri di bricolage e fai-da-te, e può bastare una mattina per fare rifornimento di luci nuove per tutta la casa;
  • la “messa in opera” è ancora più facile e veloce: anche perché, come vedremo, le luci da preferire sono anche quelle più semplici da installare: ovvero lampade da tavolo e lampade da terra per le quali è sufficiente collegare il cavo alla presa, senza lavori di muratura o sull´impianto elettrico;
  • nella maggior parte dei casi quindi non c’è bisogno dell´elettricista né del muratore, il che consente di contenere i costi.

 

 

Ricordate che, a differenza di quel che accade per gli altri oggetti che avete in casa, per le luci la cosa più importante non è il loro aspetto, ma l’aspetto che danno agli oggetti che illuminano.

E quindi il fattore estetico delle lampade è secondario rispetto al fattore luce.
.

L’elemento più importante da considerare
per le luci non è la loro estetica,
ma l’effetto che fanno sugli oggetti illuminati.

.
Come abbiamo accennato anche nei post dedicati ai diversi stili della casa, la regola fondamentale per creare un ambiente accogliente è  quella di distribuire nella stanza un gran numero di punti luce, posizionati preferibilmente su tavoli e tavolini,  e comunque sempre piuttosto in basso.

FONDAMENTALE! Vanno evitati punti luce centrali e a soffitto (a meno che non siano strategicamente “abbassati” per diffondere la luce solo su una zona, ad esempio sul tavolo da pranzo): l’illuminazione centrale infatti appiattisce gli oggetti, banalizza l’ambiente e dà una sensazione fredda ed impersonale perché illumina in modo indifferenziato tutto il locale anziché valorizzarne i diversi angoli.

.

 

Questo discorso vale sia per gli ambienti di pregio, che per le abitazioni più semplici ed informali.

Infatti un’unica luce centrale alta mette in evidenza i difetti – un divano dalla fodera non proprio nuovissima, un pavimento con qualche segno – e non consente di valorizzare gli oggetti più belli, che invece necessitano di singole luci adatte a sottolinearne la presenza.

Un’illuminazione puntiforme invece, operando in modo selettivo, ci consente di mettere in luce ciò che amiamo di più e di nascondere ciò che non vogliamo far risaltare.

.

Perciò è sempre meglio evitare i punti luce a soffitto,
dando invece la preferenza a luci basse,
distribuite in tutta la stanza

.

Inoltre – dettaglio non secondario per noi donne – la luce diretta e proveniente dall’alto indurisce i lineamenti e accentua i difetti di un viso, mentre un’illuminazione bassa e soffusa, all’altezza del viso, lo ammorbidisce e ne valorizza l’espressività: ragione di più per dare la preferenza a luci distribuite qua e là per la stanza, che faranno sembrare più belli noi e i nostri ospiti, mettendo tutti ancor più a proprio agio.

.

 

Stili di casa, PARTE 1 – Le “Case Informali”: la “Casa Informale” e la “Casa Country”

 

Il primo passo per realizzare la casa dei nostri sogni – anche con un budget limitato e non cambiando necessariamente molto di ciò che abbiamo già – è, come abbiamo visto nel post precedente, decidere a che cosa diamo importanza, che cosa ci fa sentire a nostro agio e che cosa apprezziamo di più, proseguendo sulla linea scelta e arricchendola giorno per giorno. In altre parole, dobbiamo decidere non che cosa ci piace, ma che casa ci piace, e modellare su questa scelta gli spazi in cui viviamo.

Dobbiamo cioè concentrare l’attenzione non tanto sugli oggetti (il letto, il divano, la cucina), ma sull’ambiente nel suo insieme che deve essere il riflesso del nostro stile di vita.

 

Scegliere l’ambiente che vogliamo creare
è un po’ come scegliere un vestito,
ma più divertente:
non occorre dimagrire per entrarci

 

Quando dobbiamo comprare un abito non scegliamo per forza il più costoso, o quello più alla moda: ma piuttosto quello che ci fa sentire bene, a nostro agio. Il segreto per piacersi e per piacere – come ben sa ogni donna – è quello di valorizzarci per come siamo, mettendo in luce i nostri punti di forza e mascherando i difetti.

Allo stesso modo, per definire lo stile della nostra casa, non dobbiamo concentrarci sui singoli oggetti (le mattonelle, il letto), ma scegliere il tipo di ambiente che è più in sintonia con la personalità nostra e di chi vive con noi, con il nostro modo di intendere la casa e la famiglia.

 

Per scegliere lo stile della nostra casa
dobbiamo individuare il tipo di ambiente
che è più in sintonia con le nostre abitudini

 

In questo post e nei prossimi vedremo quindi alcune tipologie di ambienti che interpretano concezioni profondamente diverse su come organizzare lo spazio e quindi come organizzare i diversi momenti della giornata e della vita familiare.

Per maggiore semplicità e chiarezza le tipologie indicate sono quelle maggiormente diffuse in Italia, ma niente vi vieta, una volta assimilati i concetti di base, di applicarli ad altri generi meno conosciuti.

Ricordate infatti che lo stile è qualcosa che definisce un’identità e che, partendo da alcuni elementi comuni, si modella in mille modi diversi che si originano dall’impronta individuale di chi lo crea.

Il vostro stile è la vostra personale rielaborazione di elementi, colori e materiali che si fondono in armonia tra loro: discende dalla vostra personalità, si manifesta in modo tale che potete averlo creato solo voi.

E fa capire a chi entra in casa vostra che sì, era proprio così che immaginava la vostra casa.

.

.

Per incominciare, vedremo ore insieme due tra gli “stili di casa” più diffusi in Italia: la “casa informale” e la “casa country”, che rappresentano le tipologie di casa definite “informali”, ovvero gradevolmente easy, semplici da realizzare e da gestire, fresche ed accoglienti.

 

LA CASA INFORMALE

.

 

La casa informale rappresenta il tipo di ambiente più semplice ed economico da realizzare, ed è molto adatta a persone giovani che sistemano la loro prima abitazione, o a persone dal carattere easy, con uno stile di vita informale e dal modo di fare diretto e giovanile. Con gli accorgimenti giusti, grazie alla sua freschezza e semplicità, risulta particolarmente gradevole ed accogliente e consente di avere una casa piacevole e rilassante con una spesa contenuta.

I materiali della casa informale sono spesso variegati, anche perché spesso si cerca di recuperare quello che c’è già.

Per questo motivo la prima regola da rispettare è: decidete, stanza per stanza, uno o due materiali o colori di base, e attenetevi a quelli. Il che vuol dire, per fare un esempio, non mettere insieme mobili realizzati con legni di diverso tipo, o utilizzare troppi colori.

Un’altra regola da rispettare per chi sceglie questo tipo di stile è questa: date la preferenza alle tinte unite ed evitate i disegni fantasia (se non per pochi e piccoli elementi): questo infatti consente di dare armonia e tono all’ambiente anche con arredi ed accessori non necessariamente di pregio.

.

.

Gli elementi per valorizzare velocemente e con poca spesa gli ambienti sono soprattutto l’illuminazione, i colori delle pareti e i tessili (che vedremo in dettaglio nei prossimi post): una delle prime cose da fare, ad esempio, è sostituire il tradizionale lampadario con lampade da tavolo e abat-jour, e scegliere tessili di qualità (il che non vuol dire necessariamente costosi) di tinte in tono fra loro.

Ricordate infatti che, quando l’attenzione è catturata da oggetti di colori molto diversi tra loro, si ha l’impressione di un ambiente più piccolo. Mentre all’opposto, evitando colori contrastanti, si crea un effetto ottico che fa sembrare le stanze più grandi perché l’uso di colori chiari di sfumature in tono tra loro consente di dare armonia all’ambiente facendolo sembrare più spazioso.

 

LA CASA COUNTRY

.

 

L´ambiente country (che include al suo interno anche il recente “shabby chic” e diverse altre analoghe categorie) è quello preferito da molte donne, e in particolare da chi abbina ad uno stile di vita informale ed al piacere di stare in compagnia anche una certa ricercatezza: infatti dà l´idea di calore e semplicità di un ambiente intimo e familiare, ma risulta anche piacevolmente raffinato e adatto da condividere con tanti amici.

Tra l’altro presenta il vantaggio di poter essere realizzato anche con una spesa contenuta con un risultato comunque di grande effetto (a differenza ad esempio dello stile classico o contemporaneo che, come vedremo, richiedono in genere l´inserimento di qualche elemento di costo elevato).

Questo tipo di arredo si caratterizza per una cura attenta per i dettagli che vanno però dosati opportunamente.

Il materiale prevalente è ovviamente il legno (anche verniciato e decapato), ma in una certa misura anche la ceramica e la pietra.

.

.

Come colori è preferibile l’utilizzo di tonalità calde, anche intense ma non accese (vedere il post sui colori per approfondire il tema). Per intendersi: il giallo dovrà essere un giallo ocra e non un giallo limone. Se invece volete che l´ambiente abbia un aspetto più elegante pur mantenendo uno stile country, potete optare per i neutri, in tutte le loro sfumature.

Le fantasie floreali, particolarmente adatte ad un ambiente di questo tipo, vanno però scelte e dosate con attenzione, perché possono contribuire a creare una sensazione di disordine (in caso di dubbio, meglio dare la preferenza a disegni un po’ sfumati, non netti e dai toni delicati).

Sono invece da evitare del tutto materiali come il vetro o il metallo, gli oggetti in plastica (di qualunque tipo, colore e dimensione) e i mobili in legno laminato.

Anche in questo caso l’illuminazione gioca un ruolo fondamentale: la sensazione di intimità trasmessa dal giusto tipo di luci è infatti di particolare importanza per questo tipo di ambiente, che nel calore domestico ha il suo punto di forza. Perciò distribuite molti punti luce “bassi” (tipo abat-jour) in tutta la stanza, posizionateli su tavolini, mensole, cassettiere, comodini, scrittoi, dando date la preferenza a paralumi in stoffa, pergamena, carta, ed evitando invece il vetro, che diffonde una luce fredda.

.

.

Nel prossimo post vedremo invece altri due stili piuttosto diffusi e molto amati, che si contraddistinguono però per una maggiore formalità e per un’impronta decisamente più tradizionalista: la “casa classica” e la “casa contemporanea”.

 

La casa e i suoi “trend”


Tempo fa mi è capitato di ricevere la telefonata di un conoscente di vecchia data il quale, volendo acquistare un nuovo guardaroba per la camera da letto, mi chiedeva suggerimenti sul tipo di armadio da scegliere.

Mi ricordavo vagamente che abitava in un vecchio casolare ristrutturato, ma non essendo sicura dei materiali e dei colori prevalenti, gli ho chiesto di cercare di spiegarmi quale fosse l’impronta che aveva dato alla sua casa. “Non hai capito – mi ha detto – l’armadio l’ho già scelto, è completamente bianco e lucido. Volevo solo che mi dicessi quale dimensione deve avere”.
Era infatti quello il periodo del “total white”, di moda qualche anno fa, in cui sembrava che i colori fossero qualcosa di assolutamente superfluo e si dipingeva tutto di bianco, dai pavimenti ai muri oltre, ovviamente, a tutto l’arredamento.
Intuendo quindi da dove venisse l’idea di un armadio lucido e bianco per un ambiente in cui – per quanto ricordavo – prevalevano cotto e legno grezzo, ho fatto presente al mio conoscente che la scelta che aveva fatto poteva essere stata inconsapevolmente influenzata dal trend del momento, e che forse era meglio riflettere un attimo, prima di inserire un elemento tanto dissonante dal carattere della sua casa. “Tendenza? – mi è stato risposto – non l’ho scelto certo perché è di tendenza, o almeno non credo. Le riviste di arredamento non le guardo mai. Lo voglio così e basta. L’ho sempre voluto così. Non so perché a suo tempo avevo acquistato qualcosa di così diverso, ma ora me ne sono stufato e voglio cambiare”.

Ebbene, in tema di casa, frasi del genere – con le conseguenti scelte – sono in realtà assai più frequenti di qual che si crede.

Infatti chi arreda o ristruttura una casa – soprattutto se è la prima volta – in genere non si rende conto che nella scelta dell’arredamento, dei materiali di rifinitura e persino nei soprammobili, esiste una moda che, così come le mode nel vestire, condiziona la maggior parte dei prodotti in commercio. Una moda di cui non ci accorgiamo, e che ci influenza ancora di più se non leggiamo riviste o libri sul tema, perchè ci viene inconsapevolmente trasmessa dalla tv, dai giornali, dalle pubblicità che reclamizzano tutt’altro tipo di prodotti.


Per tutto ciò che è casa, esiste una moda
esattamente come per l’abbigliamento:
solo che non ce ne rendiamo conto,
perché compriamo più spesso vestiti che armadi

La che conseguenza di ciò è presto detta: mentre in termini di abbigliamento siamo in genere ben consapevoli di acquistare un capo in voga (e comunque si tratta di solito di cifre di qualche decina o al massimo qualche centinaio di euro), invece per quanto riguarda le scelte domestiche ne siamo quasi sempre inconsapevoli.
Con l’aggiunta del fatto non trascurabile che le cifre in gioco sono ben più alte.

Per questo motivo è necessario prima di tutto individuare quelli che sono i punti fermi e cercare di orientare le proprie scelte verso ciò che è in sintonia con la nostra personalità, che deve rispecchiarsi negli spazi della casa.
Meglio quindi riflettere un attimo, prima di precipitarci ad acquistare quelle mattonelle che abbiamo appena adocchiato, quel divano di cui ci siano innamorati, o quel un tappeto che è proprio quello che avevamo sempre desiderato.

Fermiamoci, e riflettiamo.

Ricordando che la prima domanda a cui rispondere, prima di arredare o ristrutturare o semplicemente risistemare un ambiente, non è “che cosa mi piace?”, ma bensì:

Che casa mi piace?

Detto così sembra facile, vero?
Invece è una scelta difficilissima e inconsapevole.
Anzi,  sarebbe più corretto dire che è difficile proprio perché è inconscia e inconsapevole, come abbiamo visto poco fa.

Quello che ci proponiamo di fare in questo blog è quindi darvi alcune utili indicazioni per guidarvi nella scelta di ciò che mettete nella vostra abitazione, indicando i criteri in base ai quali fare scelte che vi soddisfino appieno e individuando gli errori più comuni.
Con l’obiettivo di:

  • trovare la vostra casa ideale, quella che rispecchia appieno la vostra personalità (e quella di chi vive con voi) e il vostro stile di vita;
  • farvi realizzare degli ambienti piacevoli, rilassanti e facili da gestire, che vi facciano sentire a casa;
  • ottenere un’ideale organizzazione degli ambienti per massimizzare lo spazio a vostra disposizione e far sembrare più grande la casa;
  • mantenere un budget contenuto, perché non è vero che per avere una casa bella e personalizzata è necessario uno stipendio da favola: anzi, in certi casi (e vedremo perché) è vero proprio il contrario.

Buona lettura!